Mi capita sempre più spesso di sentir pronunciare una parola che fino a qualche tempo fa non avevo mai sentito. Questa parola è “Resilienza“.
Resilienza è la capacità di un materiale di sopportare i traumi senza deformarsi. Naturalmente questa proprietà è molto più complicata di così, ma per una definizione esaustiva vi rimando alla sempre troppo poco lodata Wikipedia. Quello su cui voglio ragionare con voi oggi, invece, è il contesto nel quale sto sentendo pronunciare “Resilienza” con sempre maggiore frequenza: per raggiungere un certo obiettivo – sento dire – sicuramente ci si troverà di fronte a ostacoli più o meno grandi, alcuni dei quali possono essere dei veri e propri traumi, ma è necessario tenere la barra dritta e non lasciarsi intaccare da quelle difficoltà per raggiungere il proprio obiettivo. In poche parole, di fronte ai problemi bisogna essere resilienti, caparbi e anche un po’ testoni se davvero si tiene al risultato. Altrimenti il rischio è di lasciarsi distrarre, demoralizzare o peggio abbattere. Ho trovato questo ragionamento molto romantico, ma non del tutto convincete.
Mi piace pensare che ogni trauma subìto possa lasciare un segno su di noi che ci ricordi per sempre che abbiamo affrontato quella difficoltà e l’abbiamo superata. Se tutto torna esattamente come era, anzi, se non ci lasciamo neanche scalfire da qualcosa, perché siamo talmente resilienti, ostinati e convinti da non cambiare mai, allora, come possiamo imparare? Come possiamo migliorarci? Come possiamo fortificarci? E come possiamo anche sbagliare, per poi rimediare e fare meglio di prima?
Io credo che una cicatrice, una ruga, un tatuaggio, i segni delle smagliature sulla pancia, siano tutti indice di qualcosa che è passato nelle nostre vite e che in qualche modo abbia lasciato un segno, cambiandoci per sempre. Non voglio cedere alla tentazione della “Resilienza”, rimango ancora legata alla “Resistenza”, un concetto che mi lascia pensare alla capacità di sopportare qualcosa per via di una forte motivazione e che ci lascia magari piegati, ma orgogliosamente piegati.
Ora e sempre Resistenza!
Ci vuole un fisico bestiale per resistere agli urti della vita…
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